di Francesco Panzetti
Caro Vincenzo,
ti propongo una riflessione a caldo sull’incontro di oggi, Domenica 7 Settembre. Sono pronto ad impegnarmi e a fare la mia parte per aiutare la Notte 2015 ad essere davvero quella del 2014 elevata al quadrato.
Ce ne sono di motivi per cui dire che l’incontro di oggi è stato bello. Innanzitutto perché è completo, pieno di sguardi vivi, di cuori pulsanti, di mani ansiose di fare. Ma questo forse già lo sapevamo, pur non conoscendoci. Ciò che invece è una sorpresa, forse, è che se ognuno di noi sa fare molto bene qualcosa, allora c’è molto da imparare. Per questo penso che il primo compito che ci aspetta è quello di imparare ciascuno da tutti gli altri ciò che ciascuno sa fare meglio degli altri.
Ecco, io comincerei dall’individuare una serie di aspetti che hanno riguardato sicuramente (e quindi possono riguardare ancora) ogni notte del lavoro narrato, indipendentemente da come la si voglia organizzare, e di far dire ad ognuno come li hanno affrontati. Tiriamo le somme dalle brevi descrizioni che forniremo e così otterremo un insieme di linee guida: il meglio di quello che abbiamo saputo fare. Mica poco. Però possiamo fare ancora di più: possiamo aggiungerci anche le idee non ancora realizzate, discuterle come abbiamo fatto oggi e mettere anche quelle nella nostra guida.
Penso che molti di noi abbiano incontrato qualche difficoltà o si siano posti dei dubbi su come organizzare la notte del lavoro narrato. Allora possiamo partire proprio da lì.
Per esempio: come si fa a coinvolgere un pubblico di persone sconosciute per farle partecipare all’evento? Quali possono essere i canali, quali le soluzioni?
Se non faccio in tempo a raccogliere delle storie o a coinvolgere persone in grado di raccontarle, come posso risolvere? (Per questo l’idea della nostra amica di Varese è tanto semplice quanto efficace). E poi c’è la mappa, come ha detto l’altra nostra amica: avere una mappa dei temi trattati nel 2014 è un’idea stupenda. Che non è solo un’istantanea di quello che è stato già realizzato, ma una roadmap per il futuro, una dichiarazione d’intenti, un’azione politica.
Mica poco.
Per quanto mi riguarda, propongo di utilizzare la Rete e Facebook per realizzare questa aggregazione di best practices (ma m’impappino sempre quando lo dico!), ma anche qualche altra azione per aiutare la Notte ad essere sulle bocche di tutti, ad incuriosire, far parlare di sé (e di voi, di loro). Per esempio creare la grafica da scaricare e far stampare da chi voglia, per ottenere una maglietta con un QR code che punti al sito, l’URL del sito (www. etc.) e sotto un semplice claim: “racconta la tua storia” (o qualcosa del genere). Se la portiamo tutti quanti una volta alla settimana per qualche ora penso che qualcosa di buono lo facciamo. L’indirizzo codificato nel QR potrebbe puntare ad una pagina apposita per tranquillizzare il curiosone, sennò non capisce subito e poi se ne scappa (si chiama landing page, ma questo anche se non lo sappiamo dire non fa niente).
Io mo’ le ho dette, poi ci ragionate tutti quanti e si vede.
Forse non ho tutte le idee chiare, ma il bello di questa squadra è questo: so che qualcuno saprà farlo meglio di me. 🙂
Vi abbraccio tutti, grazie per quello che mi avete dato e che ci darete ancora.
Francesco